giovedì 1 dicembre 2011

Democracy now del 25.11.2011 Traduzione

 
Prima parte della traduzione della puntata di democracy now ( democracynow.org  ) di venerdi’ 25.11.2011
Mi scuso per eventuali errori di battitura durante la traduzione, e preciso che la versione italiana è quanto piu’ possibile vicina all’originale inglese, ma pur sempre una traduzione della stessa. I grassetti sono miei.


Occupate ovunque! Michael Moore, Naomi Klein e il prossimo passo del movimento contro il potere delle multinazionali
Come puo’ il movimento di “occupa Wall Street” muoversi da una fase di indignazione ad una fase di speranza proponendo un nuovo modello economico? In un edizione speciale di democracy now, vengono messi in onda estratti di un incontro in cui viene cercata una risposta a questa domanda e molto ancora.
“Occupate ovunque: una discussione sulla nuova politica e sulle possibilita’ del movimento contro il potere delle multinazionali” una pubblica discussione organizzata dal “the nation magazine” e dalla “the new school” in New York. Partecipano il vincitore dell’Oscar Michael Moore, Naomy Klein autrice di Best sellers e di “la dottrina dello shock. L’avvento del capitalismo dei disastri”, Rinku Sen del centro di ricerche applicate e autore di “color lines”, uno degli organizzatori di “occupa wall street” Patrick Bruner , ed il famoso giornalista William Greider autore del libro “torna a casa America: ascesa e declino della nostra patria”

Naomi Klein, giornalista vincitrice di premi award e autrice. Il suo ultimo libro The Shock Doctrine: The Rise of Disaster Capitalism.
Michael Moore, vincitore del premio Oscar, documentarista ed attivista. Il suo nuovo libro Here Comes Trouble: Stories from My Life.
William Greider, corrispondente nazionale per The Nation e autore di numerosi saggi, tra I quali The Soul of Capitalism: Opening Paths to a Moral Economy and One World, Ready or Not: The Manic Logic of Global Capitalism. Il suo ultimo libro Come Home, America: The Rise and Fall (and Redeeming Promise) of Our Country.
Rinku Sen, autore del ColorLines, e autore di The Accidental American.
Patrick Bruner, uno degli organizzatori di “Occupy Wall Street”.

Riassunto

AMY GOODMAN: Today, a Democracy Now! Edizione speciale. Passeremo un ora portandovi la voce di “occupate ovunque” un icontro pubblico organizzato da Nation magazine, " sulla nuova politica e nuove possibilita’ del movimento contro il potere delle multinazionali” Ascolteremo il regista e vincitore dell’Oscar Michael Moore, Rinku Sen del Applied Research Center, e autore di ColorLines; ascolteremo anche uno degli organizzatori di Occupy Wall Street, Patrick Bruner; William Greider, autore del libro, Who Will Tell the People: The Betrayal of American Democracy; e Naomi Klein, l’autrice del best seller The Shock Doctrine: The Rise of Disaster Capitalism. L’editore esecutivo di The Nation  Richard Kim, modera l’evento, che è stato gentilmente ospitato dal  New School University in New York City.
RICHARD KIM: Quanti di voi sono stati ad occupare Wall Street? Molto bene. Ci è stato richiesto di non chiamare Piazza Zuccotti in questo modo, ma di chiamarla Piazza Liberta’ perché cosi’ è reclamato dalla gente. Come tutti quelli che sono stati laggiu’,  so che non esiste nulla che puo’ sostitutire la sensazione di partecipare ad una discussione democratica ed all’azione che sta avendo luogo ora a N.Y.. Cosi’ vorrei incoraggiarvi tutti a fare questa esperienza da voi in prima persona. Questo evento non è un sostituto di occupa wall street. Non pretende di farne da portavoce. Nessuno puo’ farlo. Quello che possiamo fare noi qui questa notte, penso, e di versare un po di luce sul contesto economico e politico del movimento, e di riflettere un attimo sulle possibilita’ che questo movimento sta creando.
Allora Michael, vorrei cominciare con te. Sei stato molto in giro per gli states nel girare documentari. Sulla sparizione di posti di lavoro, sulle persone senza assicurazione, sull’occupazione del governo da parte dell’alta finanza. E milioni di americani sono  stati d’accordo con te. Hai vinto un oscar. Ma posso immaginare che a volte ti sia sentito solo la fuori. E questo puo’ continuare.
MICHAEL MOORE: Solo quando ho vinto un oscar. Questo è stato l’unico momento in cui mi sono sentito solo.
RICHARD KIM: Tu sai, un paio di dozzine di anarchici hanno organizzato l’occupazione di Wall Street ed ora, in un paio di settimane, abbiamo un movimento globale. Allora vorrei chiederti: perché questo? Perché ora? Tu dovresti sapere qual è il segreto che c’è dietro il successo di occupy wall strett? E che cosa hai visto viaggiando attraverso gli Stati Uniti?
MICHAEL MOORE:  Bene, grazie. E grazie al The Nation ed alla New School per averci invitato questa sera.
Questo è  uno dei movimenti piu’ degni di nota che abbia mai visto nella mia vita, precisamente perché questo è un movimento nel senso piu’ tradizionale del termine. E io penso che è successo perché non si è seguito il vecchio metodo, in termini di organizzazione. Ma ha le sue radici nell’ottimo lavoro che cosi tante persone hanno fatto per tanti anni, specialmente negli ultimi 30 anni, dalla presidenza Reagan e dall’inizio del declino e della distruzione della nazione e del mondo, fino all’attuale disastro.
Io penso che, come voi sapete, cosi’ tante persone fanno cose positive, e noi abbiamo sempre gruppi diversi e differenti movimenti, che seguono differenti cause. Ma quello che ho visto andando ad una mezza dozzina di occupazioni differenti, ha il gusto di fuoco vivo. Intendo, mi sarebbe piaciuto se aveste potuto viaggiare insieme a me nelle ultime settimane. È stata un’ esperienza   incoraggiante ed entusiasmante. Vedere cosi’ tanti americani di tutte le fasce decidere che semplicemente sarebbero andati ad occupare. E non devono chiamare il comando centrale per chiedere permesso. Non ci sono riunioni, sottocomitati, tutte queste barriere da attraversare. Non ci sono permessi da chiedere ad alcun leader
. È letteralmente qualcosa di cosi’ semplice come quelle persone in Fayetteville, Arkansas, che hanno semplicemente deciso di creare “occupa Fayetteville” e 400 persone sono apparse. Sono stato in Grass Valley, California, in Nevada City, anche li 400 persone. Voi non ne sentite parlare, perché i media non vogliono o non possono coprire questi avvenimenti, perché loro stessi sono stati decimati in termini di personale e uffici che non esistono praticamente piu’. Cosi’ è impossibile mostrare l’ampiezza e gli scopi di questo movimento. Ma è enorme e cresce ogni settimana. E tutti hanno la sensazione di poter essere il proprio leader.
Ecco la ragione perchè funziona, e lo so molte persone ora staranno pensando : “ora cominceranno ad organizzarsi di piu’, creranno un piano, un agenda. Qual è il prosecuo? Qual è il prossimo passo?” Voi sapete, che è gia’ molto importante che il movimento abbia avuto alcune importanti vittorie. Ha alleviato la disperazione ed ha ucciso l’apatia. Ha profondamente cambiato la conversazione. Sette, otto settimane fa’, stavamo tutti solo ascoltando notizie a proposito della crescita del debito e la crisi del deficit, ed ora nessuno parla piu’ di questa distrazione. Si sta parlando dei veri problemi che hanno da affrontare gli americani tutti i giorni: il lavoro, il fatto che milioni di case siano sott’acqua, il fatto che 50 milioni di persone non hanno nessun’assicurazione sanitaria, che noi abbiamo 49 milioni di persone che vivono in poverta’, abbiamo 40 milioni (8% n.d.G) di adulti che non sanno leggere e scrivere sopra il livello 4 (non sono in grado di compilare un modulo prestampato per intenderci n.d.G) che sono analfabeti funzionali. Questa è la nazione che le multinazionali americane e Wall Streer hanno creato. E quando qualcuno mi chiede “bene, ma chi l’ha organizzato sto movimento?” Io rispondo  “bene, attualmente Goldman Sachs ha organizzato tutto. Citybank l’ha organizzato. BP l’ha organizzato. Loro l’hanno creato. Loro hanno creato il movimento.
E se si vuole dare il merito di quello che è successo a qualcuno. Qualcuno mi ha detto che nel mio ultimo film “Capitalism”, io tiravo intorno a Wall Street il nastro di “crime scene” ed io invocavo una rivoluzione. No, se volete dare il merito di quello che sta accadendo, beh il suo nome è Bradley Manning. E ora vi diro’ perché. Un ragazzo in uniforme in un ufficio, si arrabbiava sempre di piu’ chiedendosi perchè non avrebbe dovuto pubblicare la verita. Ed ha letto una storia pubblicata da WikiLeaks che mostrava quanto corrotto fosse il nostro governo. E lui non poteva piu’ sopportare tutto questo ed ha messo se stesso sul rogo. Questo gesto, pagato con la vita ha creato la primavera araba, che attraverso il medio oriente, si è riversato come un boomerang qui, creando quello che sta accadendo ora qui in nord America. Ma se un soldato coraggioso non avesse fatto quello che ha fatto, chi sa dove saremmo ora? Tutto stava semplicemente bollendo sotto la superfice ed aveva solo bisogno di qualcuno che lo portasse all’esterno.
E grazie al cielo e a voi amici, a quelli che ci sono stati dall’inizio, a quelli che hanno sopportato prima il ridicolo, poi gli assalti, poi la co-optazione. Ma hanno tenuto duro. E non sono solo loro, quelli che restano a dormire fuori la notte, a chiedere qualcosa. Sono il 72% degli americani che chiede piu’ tasse per i ricchi. Non è mai successo prima in questa nazione. Ci sono persone che stanno ritirando i soldi da Chase, Citybank e Wells Fargo li portano nelle piccole casse di risparmio. E sta predendo cosi’ tante forme che non puo’ essere piu’ fermato. Ed è fantastico guardare Fox News e vedere come si stanno spaccando la testa su questo. Perché non possono semplicemente accettarlo, perché non riescono a combatterlo e questo non riescono ad accettarlo.  E questo è grandioso. Per questo motivo sono un gran sostenitore dei movimenti senza leader, con tanti problemi di organizzazione ma che rimangono liberi ed indipendenti. E grazie a Dio ed a tutti quelli che lo stanno tenendo in piedi, e che stanno contribuendo a quella che io penso, sia la fine di un diabolico sistema che è ingiusto, scorretto e non democratico. Grazie a tutti. 

segue

3 commenti:

  1. ciao, non pensi che la democrazia abbia fatto il suo tempo.
    è illusoria se ci pensi bene.
    è una concessione che un potere non-democratico dà a noi cittadini,
    cioè è l'assolutismo che ci sta "concedendo" la democrazia.
    inoltre i metodi di occupazione sono antidemocratici e quindi si sta passando "dall'altra parte" per poter ottenere ragione...

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    1. ..ma che commento del cazzo il tuo, sei veramente stupido. L'unica concessione buttata è stato insegnarti a leggere e scrivere, per quello che te ne fai potevi nascere in una bidon ville a Buones aires ed era meglio.

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  2. La democrazia non ha mai fatto il suo tempo in quanto mai realizzata veramente, e l'occupazione di migliaia di persone è un segnale di democrazia negatale. Nessuno occupa niente in Svizzera, o a Stoccolma. Ti sei chiesto perchè? Pensaci bene.

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