mercoledì 5 dicembre 2012

Mondi paralleli


Martedi' il mio capo mi ha spiegato che alla struttura che ho svilupptato, si potrebbero fare dei miglioramenti per risparmiare qualcosa sulla massa e sulle lavorazioni.
Lavoro ad un satellite per la misurazione dell'energia irradiata dal sole.
Abbiamo parlato un quarto d'ora.
E' bello lavorare con la collaborazione di persone che ti aiutano a migliorare le tue idee, ottimizzando tempi e costi. Ti aiutano ad ottimizzare il tempo , ed il tempo è denaro.
Anche i manager aiutano ad ottimizzare le tempistiche dando delle agende da mantenere molto serrate. Altrimenti si sprecherebbero risorse, e nessuno lo desidera.
Si', è bello lavorare nella ricerca, perchè si sente il piacere della scoperta. Forse anche leggermente la pressione dell'ufficio marketing, ma minimamente.
Siamo dei Galileo Galilei noi, il resto non conta.
Poi il mio capo è tornato perchè si era dimenticato di dirmi qualcosa.
Capita a tutti di dimenticarsi qualcosa. Io domenica ho dimenticato di mettere il sacco della roba della sporca in valigia per esempio. Succede.

Il capo si era dimenticato di dirmi che Hanspeter, il mio collega al di la dell'armadio, è morto sabato sera, e che il funerale è venerdi pomeriggio. Per chi ha tempo. C'è anche un bigliettino da firmare.

Alle tre vado in laboratorio a vedere il test del "rover", il cugino europeo di curiosity.
Come sempre, qualcuno si emozionera'  nel vedere il frutto del nostro lavoro realizzarsi. (burn-out?)
Io no.

domenica 14 ottobre 2012

L'arma di distruzione di massa.

Buongiorno a tutti,

innnanzitutto un grandissimo grazie a chi, da lassu', mi segue passo passo e mi ha fatto superare tutti gli esami del semestre scorso con voti piu' che dignitosi.
Se io supero gli esami, ergo, i miracoli esistono. ;)
Dopo un periodo in cui mi sto occupando di lingua (ho imparato a scrivere in cirillico :) ) e letteratura russa (Tolstoj, Turgenenv, Gogol), e storia sudamericana (sto preparando sul lungo periodo, un viaggio a Cuba), i lavori della mia cara Fachhochschule, stanno monopolizzando il mio tempo libero.
Devo scrivere dei testi, delle tesine, e farlo in tedesco e l'equivalente di giocare a pallone con gli scarponi da sci. Si fa "leggermente" piu' fatica, e se anche giochi come gli altri, comunque alla fine sei decisamente piu' stanco ;). Ma niente di nuovo comunque, ed oggi come ieri come sempre: mai mollare.

Ho portato la famiglia in vacanza in Grecia anzichè in Turchia che costava un terzo in meno, perchè pensavo che sarebbe stato pericoloso. Considerate le notizie odierne, penso sia stata una buona idea. Gli yankee non si rendono conto di cosa stanno per iniziare. E non sanno neanche perchè..
È proprio vero che l'ignoranza è un arma di distruzione di massa.

Vorrei esprimere un desiderio: non voglio diventare miliardario, non mi servono i capelli che ho perso, non voglio diventare famoso o importante, ed un harem con cento donne lo lascio a qualche frustrato insoddisfatto. Vorrei un mondo senza guerra.
Senza guerra tra nazioni, senza guerra tra ricchi e poveri, tra donne e uomini, guerra contro l'animali e l'ambiente, guerra contro il mare, tra civilta', generazioni, razze, guerra contro noi stessi. 
Perchè alla fine perdiamo tutti e come diceva un celebre cubano d'adozione "non chiedere mai per chi sta suonando la campana, sta suonando anche per te".

Vi lascio con una foto di una persona coerente, come non se ne vedono da tanto ormai.
Per chi non sa chi è, ho una sola risposta: era un Uomo.


A presto
Topo






sabato 4 agosto 2012

Buone vacanze!!!!!!!

Voi fate un po' come vi pare..
..io chiudo tutto, impacchetto  la famiglia, un bel libro, e me ne vado su un isola greca.. . ;)









Ci vediamo a settembre! :)
topo

mercoledì 18 luglio 2012

Sto con i siriani

Gli americani ridurranno la Siria un nuovo Iraq, un nuovo Afganistan.
Dietro la ribellione ci sono loro, dietro gli attentati a Damasco ci sono loro.
Per quanti crimini abbia fatto e fara' Assad, non è peggio dei tiranni sauditi o del signore del Bahrein. Solo lui non vuole rendere il suo paese l'ennesima colonia americana,  l'ennesima filiale del supermercato globale.
Io sto con i siriani perchè quella è casa loro!

Non hanno chance.. ..ma non le avevano neanche i vietnamiti. ;)

Buona serata
topo


mercoledì 4 luglio 2012

Yankee go home! II

And stay there!
I have a couple of questions for you:
Do you need to democratice also the Syrians like the Iraquis and the Afgans? Do you need steel more blood? It is still not enough?

Where are the mass destruction weapons that you were looking for in Iraq and why are you still there?
Don't you have enough problems at home, that you want to create a new one in the middle east?

This is the result of 10 years of your war against good judgement.

Try to think about that:
You cannot solve a problem with the same mentality that created the problem itself.
Please start to use the mind, in place of the rifle.

60 years ago you were the good boys, that help us to free europe from nazi.
Now you are like the nazis: imperialist and fondamentalist.

I give you a couple of tipps:
1. Read some good books. (I am sure you wont believe me, but they are written also inside!! ;) )
2. Show some good films.

This is a video that summarize very well your actual problem. 

 Bye
Topo

lunedì 25 giugno 2012

Yankee go home! Do you have any?





I turchi stanno per fare la guerra con I siriani. Pare.
Motivo: I siriani hanno buttato giu’ un aeroplano da guerra turco che sorvolava il loro territorio.
I turchi ammettono che il loro aereo era sullo spazio aereo siriano, ma argomentano che era talmente veloce che non poteva capire bene dov’era.
Quindi, un camionista di Bari parcheggia al milllimetro 20 metri di autotreno, ma il pilota di un jet da guerra con sistemi di navigazione elettronici, un avionica da astronave, un addestramento durato anni, sa solo piu’ o meno che sta sorvolando col suo aereo da guerra un paese ostile. Piu' o meno.
Succede.
Non ci si accorge sempre di tutto. Io ad esempio sabato ho salato troppo il risotto. Non me ne sono accorto. Io. Mia moglie invece si, e me lo ha fatto notare. Gentilmente e con tatto, ma mi ha detto che posso fare di meglio. ;)

Anche i siriani lo hanno notato, ed hanno precisato il loro disappunto con un missile terra aria.

Ognuno precisa come crede, ma io preferisco il metodo di mia moglie.
La precisazione siriana ha raggiunto l’aereo turco in acque internazionali, ed ora il governo di Ankara chiede una reazione della nato di cui fa parte, in quanto sostiene, che l’aereo sia stato abbattuto su acque non-siriane.
Dei piloti nessuna traccia.

Ora il governo Americano, per bocca della sua segretaria di stato Clinton, condanna l’accaduto ed il governo siriano per l’ennesima violazione dei diritti umani. (loro invece, i gringo, i diritti umani li rispettano? Falluja? Guantanamo? Abu graib? cosa sono, dettagli?)

Ora, come dice Andreotti “ a pensar male si fa’ peccato, ma spesso ci si azzecca”, a me viene il dubbio che gli yankee siano dietro a tutta questa storia fin dall’inizio.
Cioè che loro, abbiano spinto i turchi, a far volare I propri caccia sul territorio siriano in modo da causare una reazione, per avere la scusa per iniziare l’ennesima guerra.

Perchè?

Mi vengono in mente tre motivi

1. Le elezioni presidenziali americane l’anno prossimo. Una guerra vinta in piu’ fa’ comunque audience. (ed anche tanti morti, ma pare non sia rilevante)

2. In Siria c’è l’unica basa navale russa nel mediterraneo. (Ed attualmente una squadra navale di Mosca, delle dimensioni di una flotta, è all'ancora!!!! )

3. Se occuperanno la Siria, gli americani controlleranno direttamente o indirettamente tutto il medio oriente. L’Iran non è medio oriente ma Asia centrale e sara’ comunque il prossimo.


Cosa penso io?
Come al solito gli yankee stanno giocando al mangiafuoco in una polveriera. Io vedo il rischio reale, che la cosa si trasformi in qualcosa di molto piu’ grande, di quello a cui washington sta pensando.
Poi mi chiedo se tutti I paesi coinvolti nella faccenda, non avessero niente di meglio da fare che mettersi a giocare alla guerra.
Ho letto oggi che negli stati uniti, una famiglia su due, si aiuta con le tessere alimentari (food-stamps). Non avevano niente di meglio da fare che pensare alla Siria?

Per la cronaca, la Siria ha un governo dittatoriale che non rispetta I diritti umani. La Turchia e gli Stati uniti anche.

Vorrei fare una domanda agli americani o ai pro-tali in ascolto:
Yankee go home! Do you have any?

Topo


sabato 2 giugno 2012

Victoria Grant 12 anni

Victoria Grant


..se lo ha scritto davvero Vittoria il discorso che ha letto, non lo so. Ma sul cosa dice, non ho nessun dubbio che abbia veramente centrato il succo del problema. E lei ha 12 anni.

Il problema sono le banche.

Esse controllano nella loro globalita', tutto il risparmio di una nazione. Tutti abbiamo i soldi in banca, quindi tutte le banche insieme hanno tutti i nostri soldi. Ovvio.
Il risparmio di una nazione, rappresenta tutte le risorse a disposizione della stessa. Somme immense.
Se paragoniamo la societa' ad una famiglia in cui ognuno ha i suoi compiti: papa' e mamma lavorano e decidono, i bambini vanno a scuola e cosi' via. E come se questa famiglia avesse un conto corrente con tutti i propri risparmi (tutti) , ma questo fosse gestito dal vicino di fronte. (!!!)
Ovviamente lui utilizzera questi soldi per il suo beneficio, anziche per quello dei reali proprietari dei soldi, se non addirittura a discapito dei proprietari dello stesso.
Vi sembra logico?

La gestione di questo immenso patrimonio è strategica, e noi polli la lasciamo in mano a privati del calibro di Fiorani e soci. I privati non sono obbligati a fare gli interessi della societa' in cui vivono, loro fanno solo quelli dei loro azionisti. Se la cosa vi sembra normale, potreste dare i vostri risparmi in gestione al vicino di casa. È la stessa cosa.

Spero di aver risvegliato un campanello nella testa di qualcuno.

Buona serata
Topo

domenica 20 maggio 2012

Deja-vu'

Perchè non mi sorprende neanche un po' questa bomba a Brindisi?
Perchè non riesco a dire che non l'avrei immaginato?
Una storia gia' scritta. La solita storia.
Le elezioni. I soliti noti che perdono, le elezioni per l'anno prossimo viste da tanti come un problema.
Proteste contro il tav, contro equitalia, il governo senza nessuna legittimazione, insieme ad un parlamento che l' ha persa alle amministrative qualche settimana fa.
Un ministro che comincia a parlare di impiego di militari per garantire l'ordine pubblico. (!!)
Uno strano attentato ad un dirigente dell'Ansaldo, una rivendicazione anarchica ancora piu' strana.
Il terorema Caselli..
E poi la bomba.
Coincidenze.
Strane coincidenze.

È un periodo in cui ho spesso dei deja-vu. Ed ora ne ho uno in crescendo.

Ora vediamo se indovino cosa accadra' nei prossimi giorni (butto i dadi, vediamo se ci prendo..)
  • si comincera a parlare di pista anarchico insurrezionalista. ( sono sempre loro i resposabili.. )
  • arrivera' una rivendicazine dello stesso tipo che ha rivendicato la sparatoria a Genova
  • si comincera' a parlare di governo di unita' nazionale e non piu' di elezioni
  • il governo avra' bisogno di mezzi "speciali" per affrontare l'emergenza eversiva
chissa se indovino?

topo

martedì 15 maggio 2012

Arte nella sabbia..


Bellissimo.
Penso piacera'.
La frase finale dice "sempre con noi"
Buona notte a tutti
G.

lunedì 14 maggio 2012

mercoledì 9 maggio 2012

Il meno è fatto!

Non avrei tempo, pero’ lo trovo. :)
Abbiamo vinto!!!!!!!!!
Noi sostenitori del M5S! Noi abbiamo vinto!
Ora viene il difficile, realizzare il sogno, cambiare il paese dal basso.
Ma una considerazione ci aiuta: una persona di media intelligenza ed in buona fede, non puo’ che fare meglio di questa accozzaglia di parassiti buoni a nulla e pronti a tutto.
Forza ragazzi! Forza M5S! Ce la faremo!

Dedico a tutti, anche a quelli dall'altra parte, una delle mie recenti canzoni preferite. Oggi si, sono tollerante.


 Un abbraccio a tutti
G.

P.S.Testo molto bello. :)

giovedì 3 maggio 2012

Il procuratore capo Caselli

Il seguente post da me pubblicato, non deve essere interpretato da nessuno nè come un invito, nè come una giustificazione, per alcun tipo di aggressione, fisica o anche solo verbale, nei confronti del procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli.
Esercito qui di seguito il mio inalienabile diritto di critica costruttiva, dalla quale qualsiasi discussione non puo’ che risultare arricchita, e dalla quale qualsiasi persona non puo’ che approfittare per migliorarsi, anche il procuratore capo Caselli.

Anche mia madre mi critica da decenni, ma nessuna delle sue critiche a me rivolte è mai stato un invito a commettermi qualsivoglia forma di violenza. Almeno spero. J

Giancarlo Caselli lo conosciamo tutti per il suo coraggio di procuratore, nello sfidare nientemeno che Giulio Andreotti, indiscutibilmente, il piu’ potente politico italiano per decenni.
Ripercorrendo il suo curriculum vedo i tratti di un procuratore attento ed efficiente, piu’ di una volta profondamente ed ingiustamente frustato nelle sue aspirazioni di cariera. Legittime aspirazioni.
L’emendamento Bobbio, con lo quale lo si escludeva per sopraggiunti limiti di eta’, dalla nomina a superprocuratore antimafia fu’ senza dubbio uno smacco gratuito e premeditato.
Come tutti, il procuratore ha anche dei limiti, ed ora provero’ ad elencare qui di seguito quelli che io gli attribuisco.

È un vanesio. Il suo sistematico apparire in Televisione o sui giornali, confrontato con altri sui colleghi altrettanto incisivi ma con un profilo mediatico piu’ basso, mi fa’ dubitare che i media per lui siano un mezzo, quanto ormai un fine.
Falcone durante il maxi-processo non oso’, nonostante avesse un pentito come Tommaso Buscetta a disposizione, cercare di dimostrare il rapporto mafia-politica. Non lo fece perché preferi concentrarsi sul “realizzabile”, o sul “verosimilmente realizzabile”, anziche’ arrischiarsi nel “possibile ma improbabile”. Caselli nonostante non avesse le capacita’ investigative di Falcone ed un Buscetta a disposizione lo fece, per dovere di giustizia ed anche per desiderio di protagonismo a mio parere, e perse. Encomiabile, ma per niente pragmatico.

Ha desideri di protagonismo.
Per C. l’essere in secondo piano, in una procura dove una figura come il procuratore Guariniello, dopo la storica sentenza Eternit, viene ritenuto da tanti il difensore della citta’, è sicuramente un motivo di frustrazione.
Da qui la necessita di creare un teorema Caselli. Una congiura Notav a livello italiano, da poter sgominare per poter tornare ad essere anche sul piano mediatico, il numero uno della procura di Torino.
Su Caselli non ci sono mai state ombre di corruzione o favoreggiamenti, ma indiscutibilmente una nomina importante per qualche incarico di prestigio a Roma, sarebbe sicuramente il finale desiderato per una carriera che ultimamente pare essersi arenata. Queste nomine passano, e passeranno, anche tramite il PD, ambiente da lui conosciuto e frequentato e notoriamente favorevole al tav. Niente di cio’ è dimostrabile, tutto sola teoria, ma si ravvisa una comunione di interessi abbastanza inquietante.

Aggiungo un punto che io ritengo eclatante.
Alcuni degli arrestati Notav per reati tipo: resistenza a pubblico ufficiale o simili, sono reclusi con il regime del 41bis.
Abbiamo fior di collusi con la mafia in parlamento, un livello di corruzione ormai centroafricano ed il procuratore capo di Torino, non trova niente di meglio che affibbiare il regime di “carcere duro” ad attivisti che si oppongono ad una speculazione edilizia. La maggior parte di questi “pericolosi elementi” sono incensurati.
La giustificazione data all’applicazione del carcere duro è di tipo logistico e fa sorridere: non vi sarebbero altri posti a disposizione in carcere, se non quelli destinati a boss di alto calibro. Dunque nelle nostre carceri, non vi sarebbe nessun altro piu’ meritevole del carcere duro, se non alcuni incensurati accusati (nota bene: accusati e non condannati) per resistenza e lesioni.
Io invece ci ravviso altro. Ci ravviso un modus operandi sviluppato e collaudato negli anni di piombo con i brigatisti. Se ne cattura uno, vero o presunto, e gli si rende la vita carceraria cosi’ dura, finche’ il soggetto non è pronto a confermare in aula qualsiasi teoria del pubblico ministero. Teoria vera o presunta.
Ricordo che il metodo in questione, applicato ad alcuni anarchici torinesi dall’allora procuratore Laudi, anziché i risultati sperati ha fatto due morti per suicidio, e si è guadagnato la censura della cassazione.
Notiamo bene, la  suprema cortenon ha semplicemente annullato le sentenze, le ha anche censurate. (!!!)
La cassazine, ha decretato la violazione del piu’ basilare principio giuridico e la totale inconsistenza del castello accusatorionei nei precedenti verdetti: “La sentenza impugnata merita censura [...] per violazione di legge e manifesta illogicità della motivazione [...]. In sintesi: se la difesa non può provare il contrario, è vera l’accusa! Con la differenza che è l’accusa che deve provare gli elementi, le prove, da cui deduce la colpevolezza!”
Da ridere, se non fosse per due persone palesemente portate al suicidio da un pubblico ministero in cerca di gloria.
Ed ora Giancarlo Caselli ripercorre la stessa strada che lo portera’ alle stesse macerie.
Spero solo che la lista dei danni collaterali di questa “guerra al comune buon senso”, non faccia altre vittime.

Tutti gli sportivi hanno una sola stagione. A volte questa stagione dura due anni, a volte trenta.
Ma è solo una, e quando finisce bisogna avere il coraggio di accettarlo, e di lasciare spazio ad altri  piu’ freschi di noi. Per il bene della squadra.
Procuratore capo io Le auguro, e mi auguro, di capire quando questo momento giungera’.
Per il bene della squadra.

Buona giorna
G.

venerdì 27 aprile 2012

L'America

Oggi ho provato a fare un po’ di introspezione. Tipo autopsia per intenderci, ma psicologica. Senza sangue.
Qualcuno un po’ di tempo fa’ mi ha chiesto perché ero cosi’ arrabbiato, cosi’ ho cercato di riordinare le idee e di dare una risposta.
Non la devo cercare la risposta, la devo solo formulare.
Lo so perché sono arrabbiato.
Lo so esattamente.
E lo sono molto. Tanto. Troppo arrabbiato.
Mi bolle il sangue nelle vene. A volte. Spesso “a volte”.

Mio padre quando eravamo piccoli ci raccontava dell’America. Questo posto incredibile, bellissimo. Dove quando andavi al mare, ci trovavi ogni anno le stesse persone nello stesso periodo. Noiosissimo.
In America, un operaio che lavorava da solo, manteneva la sua famiglia di quattro persone e con qualche sacrificio, faceva pure studiare i figli. Non scialavano, ma non gli mancava niente. I figli si passavano i vestiti ma quando c’era da giocare a pallone, anche loro avevano le scarpe coi tacchetti ed i parastinchi. Come tutti. In America.
In America si lamentavano tutti, ma ci si sposava, si avevano bambini, si mettevano due soldi da parte per il nonsisamai e la domenica tutte le famiglie (tutte, anche quelle dei commessi) stavano insieme perché i negozi erano chiusi. Gente incredibile all’epoca, che riusciva a sopravvivere a 24 ore senza shopping.
C’erano molte meno bmw, poche mercedes, niente suv ma tante uno, 127, ritmo, alfa e qualcuno aveva addirittura la bellissima lancia thema. In America.
Mio padre era una mente illuminata. Non come quella congrega di “illuminati” che annoverano tremonti tra le loro fila, quelli sono “allampati”, “abbagliati”, “allucinati” ma non illuminati. Mio padre era illuminato perché capiva che questa era l’America. Un paese dove il 1 agosto c’era l’esodo. Perché tutti si potevano permettere le vacanze. Dove anche gli ultimi piano piano si compravano la casa e vivevano dignitosamente.
Lui diceva: “questa è l’America”.

Gia’ mi cambia l’umore.

Poi i nostri grandi imprenditori hanno cominciato a delocalizzare. La delocalizzazione finanziata dalle banche coi soldi nostri, quelli per il nonsisamai. Che sia chiaro per tutti: i capitali per spostare le fabbriche erano soldi nostri: la corda che ci ha impiccato l’abbiamo fornita noi..
Poi l’euro, i prezzi che raddoppiano ma gli stipendi no. Sergio Bille’ al telegiornale che dice che l’inflazione è nella norma. Quello che poi gli hanno trovato un Canaletto in cantina. Si, se nel tuo paniere ci ficchi un Canaletto ed io la mortadella, ovviamente abbiamo punti di vista differenti sull’aumento dei prezzi.
Poi le le banche che vendono azioni parmalat, banca21, cirio, bond argentini.
Poi si fanno debiti per il telefonino, per il plasma, per le vacanze..
Poi la sindrome da terza settimana..
Poi da seconda..
Una strage.
Famiglie fatte a pezzi.  A migliaia. Brava gente. Nel tritacarne. Tutti. Senza pieta’. Ed ancora non hanno finito. Non sono ancora sazi.

Quando qualcuno se la prende con i deboli mi da fastidio. E’ piu’ forte di me. Non resisto. Da sempre. Mi bolle il sangue. Anche se è gente che non conosco. Se poi li conosco, la reazione chimica è solo piu’ rapida. Mi fa’ da catalizzatore. Mi sale l’odio. Fortissimo. Come un’onda.
Ora sono arrabbiato. Tanto.
Ho pensieri molto cattivi. E penso al sangue, tanto sangue. Anche al mio, non importa.
Basta parlare. Non serve. Loro non fanno prigionieri. Io niente donne e bambini. Per il resto si chiama guerra.

Poi mia figlia mi fa il trenino ed io mi calmo. Non ci penso. Faccio il cavalluccio, il resto non esiste.

Me ne sono andato anni fa e vengo sempre meno. E’ un bene. Dove sono non ho motivo di lamentarmi e se non mi piace, me ne vado. Punto.

Mio padre non lo ha visto tutto questo, lui è morto in America.

Crepuscolo del neoliberismo (pubblicato su noclaps)

Eppur si muove….
Ovviamente non se ne parla, ma qualcosa finalmente si muove nella direzione desiderata da tanti.. Anche dal sottoscritto.
Notizia di pochi giorni fa, la decisione del governo argentino della presidente Cristina Kirchner di nazionalizzare l’azienda petrolifera argentina YPF, controllata dalla spagnola Repsol. Nazionalizzare è il termine usato da tutti, ma rinazionalizzare sarebbe piu’ corretto, in quanto la YPF, letteralmente “giacimenti petroliferi fiscali” creata negli anni 20 del secolo scorso, era appunto la riserva petrolifera dello stato gestita dallo stesso, fino alle grandi privatizzazioni degli anni 90.
Il regista argentino Solana, nel suo film “memoria del saccheggio”, definisce le privatizzazioni la “grande abbuffata”. Ovviamente Solana parlando di abbuffata, non si riferiva né ai normali cittadini, e nemmeno alle casse dello stato.
Durante le presidenze Menem, vennero privatizzate società e gangli vitali dello stato argentino. Dalla YPF, alla Aerolinas Argentinas vennero applicati gli “aggiustamenti strutturali” suggeriti dal Fondo Monetario Internazionale. Misure riassumibili in “meno stato e più mercato”, crediti in cambio di privatizzazioni e di una riduzione dello stato sociale. ( ..nessuno ha un dejà vu? )
Gli argentini di ieri erano impossibilitati ad inflazionare la propria moneta, e quindi di ridurre contemporaneamente il debito e rendere più competitive le proprie aziende. Il pesos argentino era allora ancorato al dollaro, e mentre le aziende delocalizzavano in paesi limitrofi dove la manodopera era più economica, venivano elargiti dalle banche grossi crediti al consumo. (il mio dejà vu cresce)
Nel 2001 l’economia crolla ed a dicembre si ha il blocco dei conti correnti privati in garanzia del debito estero: il corralito. (niente dejà vu, solo spiacevole sensazione allo stomaco, molto forte…)
Bene, dopo dieci anni di lotte e di una decisa virata a sinistra del paese, prima con il presidente Nestor Kirchner, e dopo la sua morte, con la sua vedova Cristina, l’Argentina ha cambiato rotta, ed ora applica la ricetta inversa a quella predicata ad Harward: più stato e meno mercato. Perché non di solo mercato è fatta la società, e parafrasando Gianni Mina’ “credere ancora che il mercato metterà tutto a posto è un equivoco” (io direi delirio). I giacimenti petroliferi tornati in mano statali rappresentano solo l’ultimo capitolo di una storia recente in cui le poste, l’acqua, la compagnia di bandiera ed altre risorse strategiche sono tornate in mani pubbliche. (non posso trattenere un sorriso… :) )
I risultati sono sorprendenti, gli indici di povertà ed indigenza sono un quarto di quelli degli anni 90 e l’economia nazionale cresce a ritmi del 7-10% l’anno; l’investimento in istruzione pubblica è passato dal 2 al 6.5%, un programma strategico del ministero della scienza e tecnologia (il RAICES) promuove e facilita il rientro dei ricercatori argentini, ed un dato per tutti: dei 200’000 argentini sbarcati in Italia nel 2002, il 90% è tornato indietro (“meglio, molto meglio, la’)
Il neoliberalismo in fondo, ha solo un difetto: non funziona.
Buona crisi a tutti e pensate alle immense possibilità che si stanno per aprire: essere intervistati da Aljazeera mentre inseguite Gasparri sul lungotevere con due padelle in mano.. Spettacolare. ;)
P.S. Dalla corrispondenza diplomatica (riservata) pubblicata da Wiki-leaks (ehhhehhh), la segretaria di stato hilary clinton (minuscolo) avrebbe chiesto all’ambasciata americana a Buones Aires, di verificare lo stato di salute mentale della presidente Cristina Kirchner Fernandez. Da Buones Aires le confermarono che non è matta. E ora è chiaro a tutti: non è neanche scema! ;) 

Pubblicatu su noclaps

venerdì 20 aprile 2012

Eccezionale! :)

fs

...dedicato al viceministro Michele Martone!
Michele, sai quali sono le due uniche differenze tra te ed il trota?
Il nome ed il cognome..

lunedì 16 aprile 2012

E' ora di cambiare musica!




Per non rischiare di litigare tanta gente preferisce mantenersi sul neutro. Prefersice non esporsi troppo. Se lo fai, ci si creano sempre delle antipatie. Volenti o dolenti.
Io non sono questi problemi.
Non ho nessuna esigenza di cercare di essere simpatico a nessuno, e se qualcuno non mi ama per le mie idee o per il mio essere come sono, se sapesse cosa penso io di lui, sicuro mi amerebbe ancora  meno.
Penso che sia proficuo mandarsi vicendevolmente a cagare subito, anziché girarci tanto intorno. Per correttezza.

Apriamo le danze: Io votero’ il Movimento a cinque stelle di Bebbe Grillo.
Fosse l’ultima cosa che faccio.

Mi piace il programma, l’idea il principio, ed il come viene attuato.

Partiamo dai principi:
  1. i politici sono nostri dipendenti (li’ per svolgere un ben preciso e definito mandato elettorale, sia come compiti che nella tempistica di massimo due mandati)
  2. non servono leader. Primedonne, vanesi, arrivisti, approfittatori e imbonitori, pseudointellettuali si rivolgano al pd al pdl, al udc alla margherita etc. Dati gli arresti, dimissioni etc, il ricambio è alto e nuove leve sempre richieste. Qui non servono, il candidato è SOLO un tramite: come la tastiera.
  3. il programma è on-line, è tutto si basa sul principio della trasparenza e della condivisione di esperienze vissute.
  4. partecipazione. Il cittadino con l’elmetto NON è una  barzelletta. Basta vedere in Val di Susa. Quando cerchi di difendere i tuoi interessi di cittadino sono contusioni serie o arresti assurdi. Caselli docet. Fate anche solo il test di provare a riprendere una seduta del vostro consiglio comunale con la telecamera, per metterla on-line, anche in quei comuni gestiti dalla sinistra, e vedrete se non vi serve letteralmente un’elmetto.
  5. le cinque stelle. Senza entrare nello specifico della posizione del tombino nella frazione di “Cordubbio di sopra”, le cinque stelle sono i i cinque punti strategici lungo i quali deve svilupparsi la gestione della cosa pubblica: energia, mobilita’, connettibilita’-internet, acqua, rifiuti. Nel programma del movimento li si è piu’ ampliamente sviluppati in addirittura sette argomenti principali: stato e cittadini, energia, informazione, economia, trasporti, salute, istruzione.
  6. il fondatore del movimento non si candida, e sta passo dopo passo, lentamente ma sistematicamente, cercando di renderlo indipendente da se stesso. Ci andra’ tempo, ma è esattamente il processo opposto rispetto agli altri partiti. Esiste un pd senza Berlusconi? Ne ho stima, ma esite un idv senza Di Pietrto? No. La barzelletta delle primarie del pd spiega bene il desiderio della dirigenza, di restare tale sempre e comunque. La maggior parte della base del pd comunque, una volta dirigente farebbe la stessa cosa. Quest'ultima è una considerazione mia personale e arbitraria, indimostrabile e incontrovertibile. Io non posso dimostrarla, nessuno puo' il contrario.
  7. nessuno dei partiti attuali (idv un po' meno) è esterno allo stato di disastro in cui versa l’Italia.
  8. l’idv non esiste senza il suo fondatore, e si è dimostrata inefficace nel contrastare il partitismo storico. Ciononostante ritengo Antonio Di Pietro la persona piu’ adatta a diventare ministro della Giustizia per la sua enorme integrita' morale. E per quello non lo diventera’ mai.. :(

Ma quello che io amo in questo movimento è la coerenza. Niente finanziamenti pubblici, niente candidati alle province, due mandati massimo per chiunque e nessuno spazio alle correnti.

Io sono fiero di votare M5S e convincero’ piu’ gente possibile a fare altrettanto. Se siete stanchi di farvi prendere in giro dai soliti politicanti, fate altrettanto.

Ognuno vale uno!

Sono aperto a discuterne. Anche con i soliti inconcludenti pseudo-intellettuali sinistroidi.

Aqui no se rinde nadie!
Giuseppe

martedì 10 aprile 2012

da qualche parte..

 
Vorrei sedermi sulla veranda di una casa in mezzo alla campagna con un vecchietto dai capelli bianchi.
Vorrei parlargli di tutti i miei dubbi, delle mie incertezze, dei miei sogni.
In  una serata d’estate con una leggera brezza che muove l’erba ingiallita. 
Lui mi ascolta seduto, guardando l’orizzonte e tenendo il bastone con le sue mani callose. 
Ha un cappello, una camicia bianca ed un gile nero. 
Non mi guarda, ma mi ascolta, lo so, lo sento. Ed io sono finalmente tranquillo perchè so’ che mi capisce e che lui ha le risposte che cerco da tanto. E tutto ha finalmente un senso. 
Uno strano senso che ora mi fa’ sorridere.
Sorrido, sorride anche lui ed il vento muove l’erba davanti a noi.

per notti strane...

 avete una serata strana, non volete, non potete dormire. Volete qualcosa di un po' ... inusuale..

Provate questo.

http://www.audiocast.it/poddetail?podid=1382&playid=1&#ep1

Cliccate il primo della lista o un altro a piacere, ma io vi consiglio il 11.6.2011 e... fatevi rapire per un po'..

..quando ami una persona, devi fidarti di lei, devi darle le chiavi di tutto quello che hai...
..altrimenti a che serve.. :)

Un abbraccio a tutti!


martedì 13 marzo 2012

SI al TAV!!!

Ho una proposta per il TAV.
Per risolvere il problema alla radice e cercare un compromesso che faccia felice tutte le parti in causa, ho ideato una proposta che ritengo estremamente valida e plausibile. Ve la illustro qui di seguito.
Cominciamo con comprendere le cause del diverbio: da una parte ci sono i valsusini. Dei valligiani, che non hanno piacere nel vedere il posto dove vivono ridotto ad una immensa Salerno Reggio Calabria (cosche incluse), dall’altra un triangolo formato da imprenditori, politici e criminalita’ organizzata, interessato a spartirsi il flusso di miliardi di euro generati da questo immenso cantiere.
Comprendo e condivido le ragioni di entrambi.
La vita è sempre piu’ cara e nonostante i piu’ che generosi stipendi, la nostra classe politica è costretta a barcamenarsi tra lolite, (che nonostante appena maggiorenni -e non sempre- hanno aspettative tipo Paris Hilton), tra il continuo aumento del prezzo di sostanze eccitanti provenienti dal Sudamerica che li aiutano nei momenti tristi, ed infine tra la triste necessita’ di dover comprare i voti per restare dove sono e non dover rischiare di lavorare: attivita’ notoriamente mal remunerata e dannosa per la salute.
Unico lato positivo in questo quadro a tinte fosche, grazie alla loro instancabile opera, esistono sempre meno persone con un lavoro normale e stabile, ed acquistare voti diventa tutti i giorni piu’ economico. Ma questo, è l’unico lato positivo in un mondo che per i nostri amati, produttivi, lungimiranti ed infaticabili rappresentanti è sempre piu’ una minaccia e sempre meno uno stimolo. Un abbraccio simbolico da parte mia a tutti i nostri rappresentanti di tutti i gradi e colori politici.
Sono con voi e vorrei esserlo di piu’. Vorrei esservi cosi’ vicino, da potervi toccare, e con queste mani trasmettervi le emozioni che provo. Tipo pranoterapia. Tanti vorrebbero esservi cosi’ vicini.
E quindi chiaro a tutti che il tav sarebbe una boccata di ossigeno ( e di euro) sul lungo perido, per una classe politica i cui problemi ho esposto esaustivamente pocanzi.
La seconda gamba del treppiede si-tav è la nostra classe imprenditoriale.
Per rendere al meglio l’idea delle loro piu’ che plausibili motivazioni, vorrei cominciare parlandovi del sistema per il controllo qualita’ “sei sigma”. Sistema inventato, come spesso accade in tema di qualita’, dai giapponesi e utilizzato con successo prima dalla general electric e poi dalla motorola, ed ora implementato da tutte le grandi aziende che ritengono la qualita’ un valore aggiunto. Attraverso l’uso sistematico di questo metodo, la percentuale di scarto in produzione risulta inferiore a 4 (quattro) unita su un milione.  Vi invito a cercare su youtube alcuni video sul concetto di qualita’ “sei sigma”. Abbastanza impressionante.
Continuiamo e spero di non annoiarvi, ma vi assicuro che tutto ha un nesso logico, parlando del sistema produttivo organizzativo“Just in time”. Inventato sempre dai giapponesi, prevede la produzione di un articolo, solo nel momento in cui viene richiesto dalla catena di produzione, solo nella quantita’ necessaria, e terminato nell’esatto momento in cui viene montato ad un livello superiore. Non esiste nessun magazzino e per funzionare, il sistema JIT, necessita che una fabbrica di anche migliaia di persone con i relativi fornitori esterni, funzionino tutti all’unisono e sincronizzati come un cronofrago svizzero.
Questa la situazione all’estero a grandi linee.
Per parlare della situazione italiana parliamo ora della sua piu’ famosa azienda: la fiat.
Anche la fiat, grazie al suo dinamico amministratore delegato mirchionne, nel suo piccolo ha sviluppato un nuovo innovativo metodo di qualita’, conosciuto nell'ambiente come  “T.T.T.” Ti taddiu la testa.
L’azienda utilizza metodi simili a quelli usati con successo dai narcotrafficanti colombiani con i loro rivali, per aiutare i dipendenti a migliorare le loro prestazioni si usano frasi del tipo: “Occhio perché io ti stacco la testa, te la metto nella piazza, te la stacco eh! Non è una minaccia, io ti avviso, informati di quale famiglia sono io!” dette a dipendenti da quadri interni, la dirigenza dell’azienda conta cosi' di sconfiggere giapponesi e tedeschi sul loro stesso campo: la qualita’. Geniale.
Ora, lo capirebbe anche una vongola, che l’unica cosa di cui possono occuparsi i nostri imprenditori, è il movimento terra. Zappare sarebbe ideale, ma loro preferiscono le ruspe. Grandi ruspe che muovono della terra, colate di cemento in armature di legno (come 60 anni fa), cantieri interminabili, subappalti inestricabili, gente con il piccone, grande caos, tanti costi e nessun risultato. D’altronde per occuparsi d’altro bisognerebbe esserne capaci, e se uno come dicono a Roma “nun gna fa”, allora meglio non inistere.
L’ultima gamba del treppiede è la ndrangheta, ormai radicata in piemonte come il barbera e la bagna cauda. Vittime di se stessi, e condannati a compensare un quoziente intellettivo di una capra con una mercedes o un suv, sono geneticamente mortificati.
Per sopravvivere i poverini  devono (devono) avere un matrimonio da 5000 persone, devono avere la catena d’oro al collo pesante piu’ del catenaccio della bicicletta, e devono avere una villa dove anche la cuccia del cane è in cemento armato.  Altrimenti rischiano di non sopravvivere alla normale realta.  Il tutto pero’ costa, e loro non essendo capaci di produrre nulla di utile per la societa’, sono costretti a ripiegare su attivita’ come  il pizzo, traffico di droga e armi, e gestione di infiniti e inutili cantieri.
Un abbraccio simbolico anche ai membri delle ndrine in piemonte, cosi’ lontani dai loro luoghi d’origine. Non vi preoccupate, presto il Monferrato sara’ come l’Aspromonte e comincerete anche li a nasconderci i sequestrati.
Abbiamo apparentemente un conflitto di interessi e nello stesso tempo la soluzione dinnanzi ai nostri occhi: un immenso “Eureka!” sgorga dalle mie labbra.
Come qualsiasi soluzione geniale, è davvero ovvia e tutti concorderete con me: tutti avremmo potuto risparmiarci un sacco di fastidi se solo ci avessimo pensato prima.
La soluzione è lapalissiana: non facciamo il tav ma stanziamo lo stesso i soldi. Chiudiamo i cantieri e deliberiamo i soldi. Che partano i bonifici senza altro indugio!
I valligiani non avranno la polvere di amianto nella minestra e il treppiede politica-imprenditori- ndrangheta avra’ comunque 20miliardi di euro da spartirsi. Una soluzione dove tutti hanno quello che vogliono. Win-to-win. Perche’ continuare a nascondersi dietro a questa foglia di fico degli appalti, il treppiede otterra' i soldi in un modo o nell'altro, ed allora perchè sprecare tempo e risorse con fatture false, subbappalti, discussioni, polemiche, inchieste, cantieri inutili, materiali scadenti e le solite mazzette date di nascosto. Vogliono i soldi, diamogleli. Se li vogliono e perchè gli servono probabilmente.
Perchè obbligare i nostri rappresentanti a fare finta di interessarsi allo sviluppo di una regione che prima hanno lasciato morire? E' inumano costringerli a queste maratone di cazzate alla loro eta. In fondo si tratta solo di 20 miliarducci di euro.
20 miliardi di euro sono tanti? forse per gli svizzeri, ma per gente che ha debiti per un milione di miliardi di euro, 20 in piu' o in meno  che differenza fa'? ma che ci frega ormai? ;)
Chiudiamo i cantieri, e i progetti cartacei li useremo per accendere un barbecu dove saranno invitati tutti: i valsusini, la polizia, le cosche, i politici, gli imprenditori, i giornalisti, il procur-attore caselli ed il suo parrucchiere, tutti.
E finalmente bersani potra dire, che lui lo ha sempre pensato che sta tav non serviva a nulla, il presidente della regione piemonte cota potra finalmente chiedere dov'è sto lione di cui tutti parlano e come si cucina sto kiev che tutti nominano? I poliziotti si faranno una braciolina insieme ai valsusini, e tutta questa tensione sparira e non ci sara' piu' bisogno di raccontarsi balle e di inseguirsi in cima ai tralicci.
Ed anche maria stella gelmini sara'' finalmente libera di chiedere: cosa centravano le ferrovie torinesi con un grande felino? Il lione deve stare al zoo e non al stazione, vergogna! :)
Viva il tav
Un abbraccio
Giuseppe

lunedì 23 gennaio 2012

Cari telebloggatori :)
dopo una pausa dovuta agli esami di "materiali" e "financial accounting II" - il quale temo dovra' essere rifatto ndg -, vi vorrei dare uno spunto a proposito del film di Naomy Klein " the take". Un film da vedere dato il momento, e da consigliare a tanta gente che non sa piu' dove sbattere la testa.
Mi permetto di mettere il link del film su you tube in quanto, io ho acquistato il dvd in originale - niente applausi prego -. Ebbene si, esiste ancora gente del genere, gente che si compra un dvd per sponsorizzare la regista.. :)

Vi lascio con lo slogan del movimento fabbriche occupate argentine (la cui storia è raccontata nel film)
"occupa, resisti, produci!"

Buona visione!


http://www.youtube.com/watch?v=E73OuuALt00&feature=results_main&playnext=1&list=PLDD6366325BF8E954



G.